Torre di Guardia

mercoledì 14 marzo 2012

2012

Cosa vuoi che sia.
In tempo di crisi, quando valori, capisaldi strategici e culturali vengono messi duramente alla prova (e con essi la fiducia riposta in loro), le capacità di reazione, la salute di un segmento di settore, piuttosto che di un comparto o di un intero mercato di riferimento vengono misurati in funzione di quei settori che meglio di altri hanno per attitudine naturale la capacità di penetrare il tessuto sociale, politico ed economico coinvolto nella/dalla caduta. Settori del genere, definibili "Osservatori", in una nazione li conti sulla punta delle dita.. di una mano. In Italia il Mercato Immobiliare è uno di due Osservatori privilegiati. L'altro, quello del Turismo, s'accomuna al Mattone con storia parallela quando non similare ma con netti distinguo su cui ci sarà tempo e modo di tornare.. l'anno è lungo. La Crisi vissuta e che mieterà ancora a lungo si è manifestata in modi differenti, aggredendo singolarità e non risparmiando certi beni rifugio. Il 2011 ha lasciato il segno: passività, immobilismo, opportunismo, reazione, sono solo alcune delle espressioni con cui gli operatori di settore, di un qualsiasi settore, hanno affrontato il crocevia di una crisi tutta occidentale che affonda radici in tempi antecedenti allo scoppio dell'onda bolla dei mutui americani.

Nel corso dei mesi sull'Intruder abbiamo raccontato quando non anticipato alcuni temi chiave dei problemi con cui tutti noi cittadini italiani avremmo dovuto fare i conti presto o tardi. E i conti li abbiamo fatti e li stiamo facendo.. con l'immancabile muro d'omertoso menefreghismo, d'informazione di parte, di sottovalutazione dovuta a mancanza di competenze adeguate (quando non voluta), di manipolazione dell'indignazione popolare con fake creati ad arte (Spider Truman) al momento giusto e per tutto il tempo necessario a chiudere il cerchio politico di parte, vuoi per una gogna mediatica in diretta dal parlamento, vuoi per dare un colpo alla botte tanto per vedere se era ancora solida... Immancabile è arrivata la nausea: servizi giornalistici pilotati, pagine d'importanti quotidiani nazionali appaltate al miglior offerente. Treni salva crisi in mono prospettiva. La scelta di dedicare giusto un trafiletto per "non raccontare" avvenimenti e/o allerte che, se diffuse in tempo utile dai media che contano, avrebbero (forse ?) potuto fare la differenza. Differenza importante per un'azienda in cerca di finanziamenti, piuttosto che per un operatore di settore annaspante o per un cliente che si sente abbandonato. Differenza anche etica e morale, volendo, paroloni che lasciano il tempo che trovano quando c'è in ballo moneta forte, insegnano certi avvenimenti in area cash game. Oppure Ci raccontavano certe ricevitorie messe a giro e che hanno avuto il coraggio di andare fino in fondo, di primo e secondo appello fino all'ultima turnata, quella della Cassazione.

L'elenco dei fatti a cui non è stata concessa la giusta finestra d'opportunità è lungo. Ogni fatto racconta un fallimento della comunicazione in generale (mio, tuo, nostro). Non c'è bisogno di sfiorare questioni d'etica e morale - su cui ci sarebbe ben altro da scrivere rispetto a quel paio di righe che hai letto poco sopra - o certi "Appunti di Settembre". Quello che segue testimonia sia l'importanza di un Osservatorio di Mercato quanto le difficoltà che incontrano certe informazioni nel superare bastioni in difesa di (cosa ?). Sottolineano la realtà quanto mai diffusa di una cultura del "fare informazione" impostata sull'assunto che il fruitore naturale di una notizia, in quanto egli stesso parte di un Mercato in difficoltà, debba essere tutelato dalle sue paure e dalla sua ignoranza mantenendo statico ciò che Tempo e Fatti pretenderebbero dinamico. La regola è tutelare il business soprattutto se si ha sentore di speculazione in attesa sull'uscio di casa.. il problema emerge in tutta la sua criticità quando ciò che si tenta di tutelare non esiste più. L'Osservatorio preso a riferimento è quello dell'Immobiliare italiano. Il 2011 riassunto in tre eventi stop: la dote lasciata in coda al 2012.

1) Il Mercato Immobiliare: regole e mobilità. Assemblea Fiaip di metà mandato di Rimini dal 23 al 26 giugno 2011, in cui si allertava sull'arrivo di una nuova crisi globale: "nuovi ed inquietanti segnali d’allarme sono all'orizzonte e che bisogna prestare loro molta attenzione. I due pericoli principali sono, ancora una volta i debiti e la paura, che come sappiamo abbondano nel mondo finanziario attuale". Questo scorcio d'informazioni è solo una parte del contenuto del report a cui i media (nuovi o vecchi che siano) non hanno concesso finestra coerente all'importanza manifesta. Si trattava d'Informazioni che seppure rivolte agli operatori dell'Immobiliare riguardavano tutto il Mercato italiano e di conseguenza tutti noi che ne facciamo parte ricoprendo di volta in volta ruoli d'operatori, di clienti, d'appassionati quando non di semplici cittadini.

2) Il Settore del Franchising Immobiliare sta risentendo della crisi su tutto il territorio italiano.. di questo erano ben consci i maggiori player di settore, periodicamente impegnati a monitorare ed analizzare i dati del proprio mercato di riferimento. Dati a cui non è stata data rilevanza preferendo analisi che di trasversale avevano ben poco ma che avevano il merito (?) di fotografare cosa ? Per quale motivo non si è cercato un confronto di verifica, sottoponendo ad analisi critica un'informazione che aveva il merito di dare fiducia in un momento difficile ma che, se non vera, avrebbe fomentato disillusione e disamore ?

3) Le certificazioni energetiche e il loro impatto sulle attività della compravendita immobiliare, completamente ignorate mentre ci si avvicinava al fatidico 1 gennaio 2012, se non quando alcuni quotidiani ne trattarono schematizzandone l'impatto "tecnico". Lasciata al palo (consapevolmente) l'allerta di un player (l'unico player che può arrogarsi il diritto conquistato sul campo di essere) a stretto contatto con tutti i maggiori portali di riferimento italiani, in primo luogo. Risultato ? Nemmeno gli operatori di settore sanno ancora come comportarsi di fronte all'obbligo di certificazione energetica già entrato in vigore. O meglio.. lo sanno, cercano di svincolarsi quando possibile, facendo leva sull'autonomia decisionale garantita alle regioni. E via con il palliativo delle autocertificazioni! Ma, di fatto, sono pochi (molto pochi) coloro che sanno il COSA "applicare" e il COME "tutelare" il proprio portfolio clienti nel pieno rispetto degli obblighi di Legge in essere e quelli che saranno, tanto per evitare brutte sorprese.. tanto per..

Così il 2012 eredita dall'anno appena trascorso nodi irrisolti e domande che attendono risposta. Il 2012 però eredita anche la consapevolezza che è finito il tempo dell'informazione filtrata.. di parte o preconcetto che sia. Il 2012 come Anno del Fare. Un claim preso a prestito da una delle poche realtà che grazie alle sue ottime competenze si muove convinta, decisa, e trasparente raccontando un mondo per alcuni versi scomodo e sconveniente ma assolutamente attuale, concreto e REALE.

Avevamo chiuso il 2011 sul tema delle Informazioni Immobiliari ben lungi dall'essere esaurito a maggior ragione con l'introduzione delle certificazioni energetiche. Le certificazioni rappresentano però solo uno degli aspetti caratterizzanti il 2012 Immobiliare, un anno problematico e crocevia fondamentale per il settore che offre, grazie alle sue peculiarità, un'istantanea facilmente adattabile a diversi altri comparti del mercato italiano.

Così si è scelto il Mercato Immobiliare come testimonianza del difficile momento attraversato e che ancora ci aspetta ? L'Immobiliare come valore aggiunto di un'affermazione che ho sostenuto con forza ("Crisi come opportunità") e che quest'anno dovrà dimostrare con i fatti, ancora una volta come nel biennio 2009/2010, le verità che sostiene ?

Per quanto ci riguarda, come Intruder, la risposta sottintesa. Si.

Ce n'è da scrivere. Ce n'è da discutere e da dibattere. Ce ne sono di cose da condividere e a cui garantire quella finestra spesso, forse troppo a lungo negata. Bruno Vettore scende in campo con il suo blog personale in risposta a un'analisi diffusa da Il Sole 24 Ore che partiva da dati errati e fuorvianti, e come mai non fa notizia questo fatto ? Cordate di speculatori sono alle porte per dare l'assalto a un mattone che sta perdendo ogni giorno che passa il ruolo di riferimento e d'osservatorio che aveva ma, stando a testate e "esperti" di settore è tutto normale, il Mattone tiene. Già.. come teneva in Grecia prima del default, come ha tenuto in Grecia dopo il default. Basta!

Tutte queste evidenze hanno portato l'Intruder a salutare l'anno nuovo girando silenzio consapevole e protratto nel tempo. Un silenzio figlio di situazioni che mi hanno portato, in qualità di B.M. di questo progetto, a una presa di coscienza del ruolo e delle finalità di un format che per quanto piccolo può fare, ha fatto, può continuare a fare la differenza purché spazzi l'argine ammettendo che il tempo delle parole a perdere è finito: ci sono zone di grigio da spazzare; scenari che troppi comunicatori considerano necessarie inutilità come fossero Futures e Derivati presi in prestito dalla finanza creativa; attualità contro cui prendere posizione e che s'identificano in professionisti se non lobbies della comunicazione di parte, il cui core business è l'anteporre interessi clientelari affossando notizia vera.

Come BM dell'Intruder sono stanco di leggere articoli di parte, di vedere la proliferazione di article marketing deviato, senza spessore, o di leggere notizie vuote, false quando non tendenziose. Come operatore nel settore della Comunicazione sono indignato dall'attività di alcuni dei miei colleghi: sono esterefatto di fronte all'ignoranza di tematiche trattate per conto di clienti che mettono al primo posto la priorità del proprio business mordi e fuggi rispetto alla qualità di servizi e informazioni che in un MONDO NORMALE dovrebbero fare la vera differenza, quando non essere l'unico vero valore aggiunto che dovrebbe arrivare trasparente a ogni singolo fruitore del messaggio. Sono esausto nel constatare come si nascondando, si ignorino, si lamentino situazioni solo perché a diffondere le "verità" sono opinionisti, pseudo guru e firme accreditate che alla fine ne sanno meno di chi legge e che cacciano notizie tra una lavata di mani e uno scrosciare di sciacquone. Sono nauseato dal vedere passare pesudoinnovazione la cui unica forza sta nel denaro che fa da motrice giusto il tempo di "produrre" terra bruciata, lasciando a chi crede e fa vera comunicazione il compito di mettere pezze evitando che si faccia di tutta un'erba un fascio.

Il 2012 dell'Intruder inizia da qui: un NO deciso a spazzare.



A spazzare vie facili, semplicistiche, tracciate da rumori di fondo a perdere che nascono e muoiono per nicchie irrisolte. 25 maggio 2011, pochi giorni dall'inizio del nuovo corso dell'Intruder. Il Mandato: "Disabituarsi a cogliere il senso di ogni singola parola, che ha il suo motivo e il suo 'senso compiuto' proprio là dove è messa: una porta dietro la banalità del suo significato letterale. dietro la banalità di chi etichetta, dedicando più tempo al suo modo di approcciarsi (?) alle informazioni, piuttosto che al tempo che si sta dedicando". La Traccia: "Il nocciolo della questione è che nessun contesto deve essere mai banalizzato.. senza prima aver seguito le parole, i link e la rete informativa proposta. E qui sta la forza del Why So Serius jokerato: il testo, la sua lunghezza, le frasi e i refusi sfuggiti, i link che chiamano 'guarda che qui approfondisco il concetto' e chiedono tempo al microlettore che c'ha il secondo contato e che non ce la fa proprio a dedicarsi quel paio di minuti in più - meglio dedicarseli girando senza meta in rete con i paraocchi ben fissati per evitare distrazioni all'ego convinto - per capire se davvero trattasi di concettualità banalizzate e se.. forse.. si stia banalizzando congettura tanto perché fa figo, senza farsi (concedersi) quella mezza domanda in più". La Dedica: "L'involuzione filtra a spazzare il qualunquismo dell'etichetta facile portando 100 lettori convinti piuttosto che 10000 contatti a perdere. The Intruder News è questo.. se non lo capisci, qui non si fanno corsi di recupero".

Un NO deciso a spazzare.
Tre mesi dopo l'inizio del nuovo anno.
A partire da Facebook e altri social mal usati, anche dall'Intruder. Mal usati al punto da diventare vetrine di "commercial ego" che sminuiscono, sprezzano, rendono inutile il concetto di Social tradotto in pixel. Questo significa che s'abbandona il Social ? Tutt'altro. Si è deciso di chiudere i canali utilizzati dall'Intruder e ancora per un po' qui si farà volentieri a meno del social media marketing de noantri. Ci si tornerà sopra, al momento opportuno.

Il 2012 dell'Intruder ha un solo obiettivo: tirare fuori dalle zone grigie quello per cui vale davvero la pena battersi, senza filtri a perdere, cercando, offrendo e pretendendo trasparenza. Le parole a perdere si lasciano a chi non può farne a meno. L'Intruder cambierà radicalmente d'aspetto nel corso delle settimane e dei mesi a seguire, lasciando cadere iniziative anche commerciali che non hanno più senso nel nuovo mandato autoassegnato.

In fin dei conti è il 2012 no ?
Siamo arrivati all'anno del cambiamento.
Benvenuti nel 2012 allora.
Cosa vuoi che sia.

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