Torre di Guardia

martedì 1 novembre 2011

ridondando crisi



Sono mesi che la parola "crisi" è diventata tra le più usate e abusate nel lessico italiano. Utilizzarla ancora e ancora sminuisce il contesto che la propone solo perché si pronuncia "crisi". Se c'è crisi c'è crisi e affermare l'idea di considerare la crisi come opportunità sembra uno speculare su portafogli che già piangono di loro. Ma anche no.

Ora proviamo a resettare tutto il nostro bagaglio culturale ed esperienziale sull'argomento per verificare la proposizione crisi come opportunità.

La prima evidenza è quella che ha valore universale, nelle parole di Ryszard Kapuscinski: "Quando si raggiunge una crisi? Quando sorgono delle domande a cui non si può dare risposta". Dunque chiediamoci se siamo arrivati al punto di avere domande irrisolte riguardo al nostro lavoro e al nostro futuro che resteranno tali, per quanti sforzi facciamo. E se si, consideriamo la possibilità di non curarci più di loro e di crearne di nuove, più corrispondenti alle nostre difficoltà del momento.

  • Un Marco Monti o un Francesco Gasperoni sono tra coloro che hanno risposto alle loro domande. Fa effetto che Gasperoni sia riuscito a creare un apparecchio per riprese in 3d professionali investendo sul prototipo appena 500 euro, viatico poi per il budget di 400.000 euro con cui è stato prodotto il primo film tridimensionale italiano.

La seconda evidenza è quella che ha volontà di Reagire, nell'affermazione che fu di Luigi Pirandello: "La facoltà d’illuderci che la realtà d’oggi sia la sola vera, se da un canto ci sostiene, dall’altro ci precipita in un vuoto senza fine, perché la realtà d’oggi è destinata a scoprire l’illusione domani. E la vita non conclude. Non può concludere. Se domani conclude, è finita". Cos'altro aggiungere in merito ?

  • Alla fine dello scorso Giugno la FIAIP aveva divulgato una ricerca sulle regole e la mobilità del mercato immobiliare di cinque nazioni: Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Spagna. I professionisti dell'immobiliare allertavano sul ritorno di una fortissima crisi globale che avrebbe spazzato via il timido segnale di ripresa del settore, facendo leva sul debito dei Paesi e sulla paura derivante dall'incertezza che ne sarebbe conseguita. L'Italia fu il solo Paese dei cinque considerati a non reagire in tempo utile. L'Italia come Governo e Opposizione. Perché nel frattempo i professionisti italiani (a partire dalle leadership) si sono rimboccati le maniche e investendo di sola creatività, idee, pubbliche relazioni e Volontà hanno puntato sul rinnovamento tanto avversato in tempi di "ordinaria amministrazione".

La terza evidenza è quella che ha necessità di Sfrondare, nella consapevolezza di Alfredo Accatino: "Non siamo identificati, rappresentati, tutelati, rispettati, valorizzati. Facciamo un lavoro logorante, che spesso riduce la capacità competitiva con l’avanzare degli anni. Prigionieri di stereotipi che ci vedono modaioli e svagati, con il biliardino all’ingresso e il lupetto nero, sempre alle prese con cose divertenti. In realtà protagonisti di quella fuga di cervelli che porta i più intraprendenti di noi ad andare all’estero per poter vivere e realizzare le proprie idee". Si parla di creatività ma quanti si potrebbero riconoscere in questo spaccato anche tra chi non fa un lavoro di concetto ma di braccia e sudore? Quanti si sentono presi in giro da certe notizie dozzinali che prendono il sopravvento su fatti che farebbero la differenza ?

  • L'assenza di tutele, di garanzie, di rispetto, di valorizzazione in tempi incerti porta a galla un sommerso a cui, fino a ieri, ammiccavamo tra il divertito e il disgustato. Quel sommerso d'inutili mandatari, di zone grige che speculano sul lavoro altrui mettendo sul conto spese competenze non necessarie, ininfluenti ai fini pratici se non fosse che lo sono burocraticamente parlando. Se in Italia inorridiamo di fronte ai tempi di attesa che vanno dalla firma di un finanziamento ai tempi di erogazione, quando entrano in gioco enti privatizzati che sono costretti a cavillare sui "tempi tecnici" (dai 6 agli 8 mesi se proprio ti dice bene, ma ti deve dire proprio bene), il 3d di Gasperoni dimostra invece quanta cresta facciano le filiere del business dei film tridimensionali: la realizzazione di Parkin Lot negli USA sarebbe stata valutata 20 milioni di euro. Dunque la parola d'ordine ora è quella di sfrondare il superfluo e quando possibile denunciarne l'inutilità - se non le incongruenze - per dare una scossa ai propri Diritti, ma anche Doveri sia come cittadini che come lavoratori che Pretendono di tornare a guardare propositivi al futuro.

Queste evidenze prodotte dalla crisi hanno il pregio di essere riuscite nell'impresa di portare a galla un buon numero di squaletti annaspanti che - in mancanza di talento, coraggio o predisposizione al lavoro - tra ricerche commissionate, connivenze e investimenti e ingerenze, divulgano le loro verità di parte promuovendo o cavalcando fittizi trend di mercato. Devono pur sopravvivere no ? Un'attività, la loro, che nel corso degli anni, dei lustri e dei decenni ha lasciato in cantina informazioni che avrebbero fatto la differenza, come quella che fu del report FIAIP che riguardava un po' tutti e non solo il segmento immobiliare a cui è stata data finestra, vero, ma sulla falsa riga della sezione immobiliare de Il Sole 24 Ore. Una categorizzazione che ha fatto perdere al messaggio gran parte della sua "forza globale".

Tutto considerato, Crisi come opportunità.. perché no ?
Con un simpatico anti-manifesto in chiusura.

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